assembleaSOSTEGNO AI FAMIGLIARI


Assumere il ruolo di famigliare curante è raramente una scelta. Il più delle volte è un destino segnato da una malattia, un lutto o un evento invalidante accaduto a un congiunto che rivoluziona le dinamiche, le attese e i contenuti del ruolo di ciascuno all’interno della famiglia. Nella maggior parte dei casi, il ruolo di famigliare curante è declinato al femminile, perché sono proprio le donne (mogli, madri o figlie) che, dibattendosi tra amore e senso di dovere, assumono principalmente questo lavoro di assistenza e cura non remunerato”. (testo tratto dalla Carta dei famigliari curanti del 2015) ABAD ha fatto parte sin dalla sua costituzione del gruppo di Enti e Servizi (Pro Infirmis, Pro Senectute, LTCC, Atgabbes e SUPSI) che in Ticino si è preoccupato della condizione dei famigliari curanti. Da una parte l’obiettivo era e rimane quello di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e dall’altra di valorizzare e sostenere il delicato ruolo del famigliare curante.

L’aiuto a un congiunto bisognoso di cure e di assistenza continue è un’esperienza arricchente, profonda e gratificante che può tuttavia sovraccaricare e persino debilitare un famigliare curante. Aiutare una persona dipendente richiede infatti parecchio tempo e molte, molte energie.

* Proche aidant tous les jours – Informations et conseils pour le proche aidant à domicile *

La maggior parte dei famigliari curanti riferisce di vissuti con alti livelli di stress dovuti alla necessità di districarsi tra i diversi ruoli di figli/e, madri, padri, compagni/e, professionisti/e attivi/e. In particolare emergono alcuni elementi ricorrenti, come i momenti di particolare pressione e di esaurimento psico-fisico, l’incertezza riguardante il futuro, il fatto di ritrovarsi improvvisamente in una situazione nuova e inaspettata, il senso di dovere morale dovuto, accomunato però spesso a sensi di colpa, l’evoluzione della relazione con il genitore, il tema della morte.

Prendersi cura di un familiare può essere molto gravoso, soprattutto se l’assistenza si protrae per anni o si intensifica. In queste situazioni ci sono risorse importanti quali le strutture con possibilità di brevi soggiorni, in cliniche o centri diurni, sostituzione del famigliare curante da parte di volontari, … . Per non esaurire le proprie forze è importante essere bene organizzati e avvalersi di tutte le possibilità di sostegno disponibili (per es.: Servizio trasporti, Telesoccorso, collaborazione con altri Servizi, …) vedi “Uno per tutti, tutti per uno  
L’opuscolo “Uno per tutti, tutti per uno” e “l’Unione fa la forza” sono nati proprio per facilitare il reperimento di informazioni riguardanti le prestazioni che si possono ottenere. (vedi – Ulteriori informazioni).

Fortunatamente e in tempi relativamente celeri sia al livello federale che cantonale anche l’Ente pubblico riconosce l’importanza di questa figura e la necessità di sostenerla attraverso misure e canali differenziati.

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